Se il nonno cade…

E’ in aumento il fenomeno delle cadute degli anziani. In Europa ogni anno più di tre milioni di ricoveri ospedalieri riguardano persone non più giovani che, ahimè, finiscono a terra. Con danni più o meno gravi, che costano ai paesi Ue circa 25 miliardi di euro (l‘anno).

Un problema dunque che, oltre a riguardare i diretti interessati e le loro famiglie, sta assumendo connotati politici rilevanti. Nazionali e sovranazionali. Tanto più che nei prossimi 40 anni si stima che la popolazione del Vecchio Continente sarà composta per oltre il 30% da Over 65.

Che fare? La risposta è ovvia: mantenere in buona salute i “nonni” nell’interesse di tutti.

Tra le cause più diffuse di queste cadute si individuano il sovrappeso e la scarsità di tono muscolare, che con l’età si riduce: un buon programma di attivazione fisica, anche solo due volte a settimana, consente a chi è in là cogli anni di mantenersi al meglio.

Fare un po’ di movimento è pressoché alla portata di tutti: una bella camminata, una nuotata ogni tanto ed un po’ di cyclette mantengono in salute i sistemi cardiovascolare e respiratorio ed ossigenano i tessuti. Inoltre si brucia grasso e si stimolano i muscoli, che saranno più forti e pronti a correggere gli sbilanciamenti forieri di cadute.

Recentemente i medici hanno anche cominciato a far fare pesi agli anziani: non vedetevi degli arzilli novantenni maneggiare i pesi dei culturisti, ma pensate a delle persone che con carichi modesti (2-3 chili) attivano dolcemente i muscoli mantenendoli tonici e prestativi. Così anche le articolazioni saranno più salde, come in generale le ossa, che risulteranno più resistenti agli urti e meglio “ingabbiate”.

Le cadute vengono influenzate pure dal rallentamento dei riflessi e dalla minor capacità del cervello di governare il corpo. Anche qui si può agire. Come? Con attività che stimolino l’equilibrio e la prontezza mentale quali la propriocezione, il tai chi chuan (che enfatizza l’appoggio dei piedi), varie forme di ginnastica, il ballo e la bioenergetica. Per attivare i riflessi è poi utile concedersi qualche giochino al computer coi nipoti, meglio i videogame in cui sono richiesti veloci tempi di reazione.

Per non cadere inoltre gli anziani dovrebbero indossare calzature ed abiti comodi ed adeguati alle situazioni, mettere in sicurezza le loro case e mantenersi attivi anche sul piano degli impegni “lavorativi” (per esempio con delle attività di volontariato, con le università della terza età od altro).

Ricordiamo che per stare bene da vecchi bisognerebbe stare bene già da giovani: i ragazzi dovrebbero investire sul loro futuro (e su quello della collettività) mangiando bene e conservando in efficienza il corpo e la mente.