Dan Tian e Chi

Dopo aver imparato a far circolare il Chi nelle braccia, sarà possibile veicolarlo anche nel resto del corpo, soprattutto quando si pratica il Tai chi chuan oltre ai Chi kung. I Chi kung sono infatti solo una parte della pratica mirante ad attivare l’energia umana, che l’artista marziale esperto può sviluppare all’interno del Dan Tian (secondo Chakra, quattro dita sotto l’ombelico) per poi portarla in tutto l’organismo.

Quest’ultima abilità viene chiamata, secondo i precetti taoisti, Nei Dan, che significa Elisir Interno: trattasi infatti di una energia che va a sanare gli squilibri del corpo grossolano e di quelli sottili, ristabilendone la salute o comunque migliorandone la stabilità.

Nei testi “sacri” del Tai chi si dice che il Chi sprofonda nel Dan Tian, che è il “primo cancello”. Sul Dan Tian bisognerebbe mantenere costantemente l’attenzione durante le forme e la pratica in generale, così da percepire la circolazione interna del Chi in quella zona e svilupparla.

Una volta sviluppata tale circolazione, il Chi potrà essere veicolato usando la Piccola Circolazione Celeste, che di fatto tende a distribuirlo nel corpo tramite i canali di Vaso Concezione (davanti) e Vaso Governatore (dietro), secondo un movimento circolare. Successivamente si potrà passare alla Grande Circolazione Celeste, che consente di portarlo lungo le braccia e le gambe ed elimina qualunque genere di blocco di scorrimento nei dodici meridiani principali.

La Grande Circolazione può essere attivata con le forme del Tai Chi ed il passo finale consiste nel far affiorare il Chi dai canali principali alla pelle, tramite dei canaletti ancor più piccoli detti Luo che permettono all’energia di salire in superficie.

Il Chi, al pari del respiro, deve circolare in modo costante, fluido, rilassato. Ed il suo flusso deve essere forte: solo così esso potrà sanare il corpo, penetrando anche nelle ossa. Successivamente il Chi sarà disponibile per essere veicolato anche durante il combattimento e potrà essere richiamato velocemente nelle braccia e nelle gambe. Per allenarsi sarà possibile ricorrere alle posizioni base della disciplina ed ai movimenti classici, come quelli della tigre, della gru o delle nuvole. L’importante è che il corpo e la psiche siano radicati, stabili ed in equilibrio.