Chi e Mente

La Mente nella tradizione del tai chi chuan cinese viene ad indicare due termini ambivalenti: da un lato essa esprime la mente in senso specifico (la Yi), dall’altro il Cuore (o Xin). In questa sua duplice attivazione, la Mente controlla il Chi ed il Chi controlla il corpo.

Se la mente è stabile e tranquilla, il Chi si condensa dentro alle ossa e può essere fatto circolare nell’organismo intero. Se il Chi è fluido e regolare, esso può seguire la mente senza problemi. Prima viene la Mente, poi il Chi.

Il più alto livello di trasporto del Chi si verifica dopo che abbiamo aperto i canali prima con la Piccola respirazione celeste e poi con la Grande. Solo allora esso potrà penetrare anche nei canali più piccoli e secondari, i cosiddetti Luo.

Facendo circolare il Chi nei Luo, migliora la salute ed anche la pratica marziale: un ristagno di Chi nei Luo non danneggia gli organi principali, ma crea malessere; per restare in salute il Chi deve arrivare ovunque nell’organismo, dalle ossa alla pelle. Far circolare il Chi, come detto, ha anche riflessi marziali, sia per quanto attiene alla difesa che all’attacco.

Nell’aspetto difensivo il Chi aiuta a far percepire sulla pelle la Jin dell’avversario, mentre a livello di attacco avere il Chi ben distribuito consente di proiettarlo all’interno delle cavità dell’agopuntura del nemico, con evidenti effetti di inibizione e blocco. In sostanza, il Chi può essere veicolato al di fuori del proprio corpo ed essere spinto dentro a quello dell’antagonista: per tale livello di pratica, sono però richiesti molti anni di applicazione.