La Propriocezione: l’Uomo Totale

Quando l’uomo viveva nella foresta era un essere “totale”, in costante immersione nella natura e capace, in quanto scimmia meravigliosa, di rispondere ai poliedrici stimoli che gli arrivavano dall’ambiente. In questo senso, tale risposta vincente e biologicamente sensata, ai tempi equivaleva a sopravvivenza.

La propriocezione, ossia la capacità di modulare le posizioni del corpo mentre si muove o resta fermo, permette di riallacciare un legame con questa antica natura dimenticata da una società, ricca di comfort ed agi, che ha impigrito le nostre naturali facoltà di coordinazione e di utilizzo del corpo.

Con alcuni semplici esercizi è possibile riconquistare queste facoltà e superare infortuni muscolo-scheletrico-articolari grazie alla sensibilizzazione neuro-muscolare ed alla correzione dei movimenti derivanti dallo sviluppo dei meccanismi propriocettivi.

Ma le applicazioni delle ginnastiche propriocettive non si limitano all’aspetto terapeutico ed al mantenimento della salute e del benessere: sono anche determinanti per sviluppare la sensibilità neuro-muscolare applicata alla pratica sportiva ed in particolari professioni in cui sono richieste doti di destrezza e coordinazione.

La propriocezione è normalmente utilizzata in pratiche del benessere più o meno antiche, come lo yoga, le arti marziali, la bioenergetica ed alcune discipline. Tutte enfatizzano l’importanza dell’appoggio dei piedi come mezzo per migliorare la propria stabilità posturale, emotiva e psichica.

Pedane per esercizi propriocettivi:

 

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