Lo Shen è la parte divina dell’uomo, spesso definito come lo spirito: quando agiamo in armonia con lui, siamo in armonia con noi stessi e con l’Universo. Lo Shen è la nostra parte vitale, la coscienza in cui agiscono mente e pensiero: per i cinesi, lo Shen forte di una persona cosciente sopravvive anche dopo la morte fisica.
La Jing invece è l’essenza basilare dell’organismo, ravvivata sia dal Chi che dallo Shen. Essa è ereditata dai genitori e la sua quantità costituisce la forza della costituzione fisica. Tale quantità è immutabile, ma può ridursi con la malattia o se non si segue il Tao, oppure incrementata con una opportuna alimentazione o con pratiche quali il Tai Chi Chuan ed il Chi Kung.
Quando Jing e Shen sono forti, la persona è attiva, vitale, spirituale ed i suoi occhi sono lucenti, brillanti.
In Cina il Chi, lo Shen e la Jing sono chiamati i Tre Tesori, perché è grazie ad essi che l’uomo si mantiene in salute e procede nella sua crescita spirituale. Nella pratica dei Tai Chi il più importante è lo Shen, perché regola gli altri due. E’ infatti lo spirito che stimola il Chi, lo fa condensare e lo guida attraverso l’organismo, sia in senso terapeutico che marziale.