Meraviglioso cacao

Sono oltre 4000 anni che l’uomo coltiva il cacao. O lo utilizza. Definito il “cibo degli dei”, è originario dell’America del Sud. Dai suoi semi, grazie a torrefazione, macinazione e spremitura si ottengono pasta, polvere e burro di cacao, che sono ingredienti indispensabili per il delizioso cioccolato

Facendo un po’ di storia, maya ed aztechi lo ritenevano un alimento fondamentale per la dieta oltre che per certi riti religiosi o magici. Tramite vari trattamenti facevano panetti di cacao che venivano poi sciolti in acqua calda: ne nasceva la cosiddetta bevanda “xocoatl”; da questo nome deriva la nostra parola “cioccolato”.

Il cacao arrivò in Europa nei primi decenni del 1500, grazie ai conquistadores spagnoli che lo bevevano con l’aggiunta di zucchero o vaniglia. E proprio così si diffuse. La cioccolata per secoli è stata consumata pressoché in forma liquida, eccezion fatta per il cioccolato di Modica e per alcuni cioccolatini piemontesi.

Risale al 1849 la prima tavoletta “classica” di tipo commerciale, mentre è del 1879 l’invenzione da parte dello svizzero Rudolf Lindt del cioccolato fondente. Lo stesso anno l’altro elvetico Daniel Peter fabbricò il primo cioccolato con latte vaccino in polvere (peraltro messa a punto dal suo connazionale Henri Nestlè).

Gli svizzeri furono insomma i primi ad esportare questo prodotto allo stato solido in tutto il mondo. E non a caso la Svizzera viene ancora oggi indicata come il Paese del Cioccolato

Ma come detto in Italia i cioccolatai di Modica, in Sicilia, realizzavano tavolette solide già dal 1500, grazie ad una particolare tecnica di lavorazione a freddo imparata dagli spagnoli, che a loro volta l’avevano appresa dagli aztechi.

Nel ‘700 a Venezia comparvero le prime botteghe di caffè; in esse si vendeva anche la cioccolata sotto forma di bevanda. Grosso modo nello stesso periodo a Torino si diffuse il “bicerin”, una bevanda a base di caffè, cacao e crema di latte.

Nel 1865 il torinese Michele Prochet ebbe un’intuizione: unendo cacao e nocciole delle Langhe inventò il primo cioccolatino incartato o gianduiotto; il prodotto venne lanciato a ridosso del Carnevale e deve il nome alla maschera torinese per eccellenza, Gianduja appunto. Nel tempo la produzione di cioccolati e cioccolatini si sviluppò anche in altri centri in Italia, come nel caso di Perugia ed Alba.

In merito ai pregi di questo alimento, ricordiamo che il cioccolato fondente, che è meno ricco di grassi rispetto a quello al latte, è un vero toccasana per l’organismo: ha pochi zuccheri e non ingrassa se consumato in quantità modeste (20 grammi al giorno). Recenti studi ne hanno evidenziate le proprietà anticoagulanti ed antinfiammatorie (che coi flavonoidi svolgono un’azione preventiva per l’insorgenza di problemi cardiovascolari), tanto che viene consigliato per abbassare il colesterolo, facilitare il sonno e togliere il mal di testa.

Inoltre il cacao è ricco di serotonina e svolge delle azioni eccitanti ed antidepressive donando il buonumore.