Caffè? Due al dì

Toccateci tutto, ma non il caffè. Quello che per noi italiani è una vera tradizione, spesso viene demonizzato e sconsigliato a parecchie persone. Anche qui, in realtà, vale la vecchia regola del “poco, ma buono”: nel senso che per gustarmi qualcosa, non devo necessariamente abusarne…

Recenti studi che arrivano da oltre Oceano Atlantico (ebbene sì, dall’Università della California a San Francisco) hanno dimostrato che consumare uno o due caffè al giorno non arreca alcuna alterazione significativa all’apparto cardio-vascolare.

Con la quota di caffeina contenuta in un massimo di due tazzine del prelibato prodotto, anche nel lungo periodo di tempo e con costante assunzione, non si verificano le tanto temute alterazioni ed aumenti del battito cardiaco, che sostanzialmente non viene minimamente turbato. Con buona pace dei demonizzatori del caffè…

Il problema, dunque, è la quantità: se beviamo troppi caffè, specie in un lasso di tempo esageratamente breve, possiamo indurre una eccessiva stimolazione del sistema mente-corpo in generale (e quindi anche di cuore e circolazione), tale da disturbare o nuocere alla salute. Soprattutto a quella di chi ha già qualche problemuccio…

Precisazione: in merito al numero limite di 1-2 caffè al giorno, si deve anche avere il buon senso di rapportarlo alla propria età, al proprio sesso ed alla propria costituzione fisica. Un omone sano di 90 chili, per esempio, potrà anche bere un caffè in più di una signorina di 45 chili senza subire alcun danno…