Lo shiatsu batte lo stress

Stress lavorativo? Si batte con lo shiatsu. Sono in piena diffusione dei corsi di questo massaggio giapponese, che viene prevalentemente attivato utilizzano la digitopressione dei pollici, che vengono proposti con cadenza bisettimanale ai dipendenti di varie aziende dei più svariati settori.

Si è infatti appurato che facendo effettuare ai dipendenti delle sessioni di shiatsu, sia come fase preparatoria fatta di ginnastica che come lavoro effettivo sul campo massaggiando altre persone, si riducono i livelli di tensione legati al rendimento lavorativo e si abbassano anche i picchi di cortisolo strettamente connessi alle attività stressanti.

Questi corsi generalmente enfatizzano l’aspetto del movimento corporeo associato alla respirazione, che deve risultare rilassata e fatta prevalentemente con l’addome, ed all’allungamento muscolare ed articolare, meglio noto in occidente col termine stretching.

Aiutando il corpo a rilassarsi, infatti, cala la tensione psicofisica, migliora la circolazione sanguigna e quella linfatica, si riducono i dolori e gli irrigidimenti muscolari legati alle posture lavorative che spesso vengono mantenute molto a lungo.

I partecipanti, inoltre, rilevano una sensazione generale di relax sia durante che dopo la sessione. Sensazione che peraltro perdura e che, grazie alla continuità di questo approccio, tende a stabilizzare chiunque pratichi shiatsu su livelli di nervosismo mediamente più bassi rispetto a prima di iniziare.

Risultati analoghi, per la verità, sono stati ottenuti introducendo tra i lavoratori anche dei corsi di altre discipline olistiche e del movimento consapevole, come il tai chi chuan, lo yoga, alcune forme di danza-terapia e molto altro ancora…