Crudismo o raw food

Nulla di nuovo, per carità, ma certamente di interesse. Il crudismo o raw food, come dicono all’estero, propone un approccio che pur non mettendo tutti d’accordo merita un serio approfondimento.

La dieta con alimenti crudi, che ha trovato tantissimi adepti soprattutto negli Usa negli ultimi decenni, in realtà è vecchia quanto l’uomo: prima che i nostri progenitori imparassero a maneggiare con perizia il fuoco non potevano permettersi il lusso di cuocere i cibi e pertanto li consumavano così come erano. Crudi, appunto.

I moderni sostenitori di questo approccio alimentare hanno parecchie frecce al loro arco. Recenti studi hanno dimostrato che ingerire cibi a temperatura maggiore di 43-45 gradi uccide parecchi degli enzimi digestivi presenti nello stomaco dell’uomo, determinando difficoltà di digestione ed uno stress per il fisico che deve produrre continuamente nuovi enzimi.

Inoltre certe cotture tendono ad acidificare i cibi, allontanando il corpo di chi li ingerisce dal ph ideale di equilibrio acido-basico.

Ma non solo: i cibi cotti perdono molte delle loro vitamine ed i loro minerali sono meno facilmente assorbibili dall’organismo umano. Le proteine con la cottura vengono “snaturate” e riforniscono meno efficacemente il corpo di chi le consuma.

Inoltre il calore annulla la “forza vitale” degli alimenti, che sarebbe ben integra se questi venissero mangiati così come si presentano: i seguaci della dieta raw food vogliono cibi “vivi”, non ”morti”.

Ovviamente quanto sopra riportato ha senso soprattutto se riferito ai vegetali, mentre per quanto concerne un tipo di alimentazione onnivora, bisogna stare ben attenti a “fidarsi” di alimenti crudi: nelle carni (ma non solo) degli animali si celano alcuni parassiti, batteri o virus che se non vengono “bruciati” con la cottura possono pericolosamente passare all’uomo. Dunque, occhio…

Senza cadere negli eccessi (rispettabili) di chi non consuma altro che cibo crudo, un’integrazione dietetica con alimenti non cotti può essere promossa. Ogni tanto anche chi non è crudista può benissimo concedersi un pranzo od una cena secondo lo stile raw food. Soprattutto per ricaricare il corpo di quelle vitamine che di solito vengono distrutte dal calore e per purificarsi un po’.