Digito-pressione: lo Shiatsu

Lo Shiatsu (dal giapponese shi = dito e atsu = pressione) è una tecnica di riequilibrio energetico effettuata a mani nude da un operatore (torì) su di un ricevente (ukè).

Arrivato in Giappone nel VI secolo d.C. con alcuni monaci buddisti, affonda le sue radici nella digito-pressione della Medicina Cinese.

Affine all’agopuntura, lo Shiatsu acquisì dignità propria quando nel 1964 il Governo Giapponese lo definì una cura autonoma e distinta dalle altre.

Tokujiro Namikoshi, a inizio ‘900, fu il primo a dare un’organizzazione didattica allo Shiatsu. Successivamente il maestro Shizuto Masunaga elaborò una nuova metodologia che si basa sulla visione energetica del ricevente in termini olistici. In Europa lo Shiatsu si diffuse negli anni ’70.

Lo Shiatsu stimola le capacità di recupero del corpo e permette all’organismo di ritrovare l’equilibrio energetico naturale. E’ efficace coi disturbi fisici (mal di testa, mal di schiena, sciatalgie, insonnia, problemi mestruali, ipertensione) e psichici (ansia, stress, paura, frustrazioni, mancanza di autostima).

Come si articola un trattamento e cosa sono i meridiani? L’operatore effettua sul ricevente (che resta vestito e indossa indumenti comodi) un trattamento che di solito dura 1h per cicli di 5-10 sedute. Torì tocca o sfiora ukè con dita, gomiti o ginocchia. Agisce su linee energetiche (meridiani) che corrono lungo il corpo e che sono il riflesso della salute psicofisica. Il ricevente è a terra, solitamente in posizione sdraiata, più raramente sul fianco o seduto.

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