Un pizzico di pepe…nero

Il pepe nero, che viene ottenuto dalla pianta indiana piper nigrum, deve la sua piccantezza alla piperina, una sostanza che si trova sia nel seme che nella polpa dei frutti.

Già usato nell’antico Egitto, dovrebbe essere macinato al momento dell’uso per non perderne la fragranza. Svolge una rilevante azione digestiva e stimola il metabolismo facendo bruciare grassi e calorie: con la piperina viene stimolata la produzione di succhi gastrici e favorito l’assorbimento di selenio, vitamina B e carotene.

E’ inoltre benefico in caso di problemi intestinali quali diarrea, coliche e stitichezza e tende a ridurre la produzione di gas. Induce anche un aumento della sudorazione e della minzione, agevolando la rimozione delle tossine del corpo.

La piperina, inoltre, pare stimoli la produzione in endorfine svolgendo un’azione antidepressiva; potenziando la memoria, inibisce le disfunzioni cognitive del cervello.

Ma il pepe rinforza pure la pelle e contrasta l’insorgere della vitiligine; inoltre riduce le rughe ed altri inestetismi legati al trascorrere del tempo. Ha buone proprietà antimicrobiche ed antibatteriche, allevia sinusiti e congestioni nasali e riduce le infiammazioni.

Ma tonifica anche cuore (stimola la circolazione), reni e muscoli e rinforza i denti.

In cucina serve ad insaporire parecchi piatti delle nostre tavole, ma anche l’africano cous cous.