Pomodoro: pro e contro

Il pomodoro è uno dei “re della cucina italiana” e più in generale della dieta mediterranea, visto il posto di rilievo che occupa (soprattutto in estate) sulle nostre tavole e quanti piatti deliziosi possiamo prepararci.

Ha tante proprietà benefiche: ricco d’acqua (oltre il 90%) e quindi diuretico e depurativo, vanta carboidrati, poche proteine e fibre (che stimolano la peristalsi intestinale). Consumandolo assumiamo anche vitamine (specialmente B, D ed E), antiossidanti, minerali (ferro, zinco, selenio, fosforo, calcio), nitrati con proprietà mineralizzanti ed anti-age. Col suo modesto contenuto di acidi organici (malico, citrico) agevola la digestione.

Inoltre riduce la presenza di grassi nel sangue, proteggendo il fegato ed il cuore.

E’ un alimento ipocalorico utile nelle diete: 100 grammi hanno meno di 20 calorie e con la sua bassa quantità di zuccheri è molto adatto ai diabetici.

Il pomodoro si usa anche in cosmesi come maschera di bellezza con proprietà rassodanti e per combattere l’acne.

Tuttavia non possiamo abusarne: perché?

Esso rientra nella famiglia delle solanacee (al pari di patata, peperone, melanzana, belladonna) che hanno effetti sul sistema nervoso centrale. Se cotto, poi, tende ad acidificare il corpo. Ricco di solanina, sostanza naturalmente tossica, può indurre mal di testa e dolori addominali.

Il pomodoro, come detto, attiva la digestione ed è pertanto sconsigliato a chi soffre di gastriti, acidità o bruciore di stomaco. Carico di istamina, può indurre reazioni allergiche in soggetti predisposti e con esse dermatiti, infiammazioni della mucosa gastro-intestinale (con malassorbimento) ed alterazioni del sistema immunitario.

Quindi, concludendo, consumiamolo pure, ma senza esagerare: è un prodotto utilissimo che va inserito nel quadro di una alimentazione bilanciata, che dovrebbe sempre e comunque prevedere poco di tutto.