Pro e contro del sale da cucina

Che il sale da cucina non faccia bene in dosi massicce è accertato. E’ però anche vero che esso possiede alcune salubri proprietà che è bene non sottovalutare. Se consumato nelle giuste quantità il cloruro di sodio non ha effetti collaterali. Anzi.

Il fabbisogno giornaliero di sodio varia da circa 0,25 a 1,5 grammi (si tenga presente che ogni grammo di sale contiene 0,4 grammi di sodio), mentre nel periodo estivo con intese sudorazioni si può anche aver bisogno di 5 grammi giornalieri.

Purtroppo mediamente, in Italia come in altri paesi industrializzati, si arrivano a consumarne ben oltre i 10-12 grammi al dì. Quindi circa 10 volte il fabbisogno ideale. Con ricadute nefaste sulla salute. La dose giusta è grosso modo quella contenuta in un pane di piccole dimensioni, tipo una rosetta. Oltre cadiamo nell’abuso e la salute ne risente.

L’eccesso di sale alza la pressione e va limitato nell’iperteso, mentre l’ipoteso può concedersi qualche grammo in più . Il sale va usato con moderazione anche di fronte a malattie renali, problematiche cardiache ed epatiche. Un eccesso di sale può favorire l’escrezione renale di calcio inducendo l’osteoporosi, ma stimola anche la sete in modo eccessivo ed induce ritenzione idrica.

A volte non basta salare poco i cibi: i prodotti alimentari industriali ne abbondano, anche perché il sale ne favorisce la conservazione (vedi salumi, latticini, sughi già pronti ed altro). Bisogna provare a consumare alimenti poco trattati e tenere presente che il sale è impiegato anche nella preparazione di cibi dolci, come biscotti, torte ed altro.

Per compensare lo scarso uso di sale ed abituare il palato a farne a meno si può ricorrere a spezie, erbe, aceti, limone od altro per insaporire i cibi. Se si mangia pasta al sugo non ha senso salare sia la pasta che il sugo, basta uno solo dei due. Si può inoltre ricorrere a sali iposodici.

Detto di come il sale possa fare male, ricordiamo le sue qualità benefiche qualora non se ne abusi: oltre ad aiutare a conservare i cibi, regola la pressione arteriosa, implementa lo scambio di liquidi, sostiene la stramissione degli impulsi nervosi del sistema cervello-nervi, migliora la digestione, contrasta la disidratazione. Se usato esternamente aiuta a risolvere gli edemi, la ritenzione idrica e la cellulite e depura i tessuti: si può ricorrere ad impacchi, bagni, bendaggi.

Altri usi non legati alla salute: aiuta a smacchiare i tessuti e fissa i colori su di essi, scioglie il ghiaccio in inverno, blocca la proliferazione dei batteri, si usa per cosmetici e detersivi.

Un pensiero riguardo “Pro e contro del sale da cucina

I commenti sono chiusi