Viva la pizza

Eccoci ad incensare uno dei prodotti più tipici dell’italianità: la pizza. Alimento ricco e completo, la pizza vanta notevoli proprietà nutritive. A patto, ovviamente, che venga realizzata con alimenti di qualità e che non si ecceda nelle dosi. Consumata una o due volte a settimana aggiunge valore al proprio piano alimentare; se viene mangiata con frequenze maggiori può indurre sovrappeso, ritenzione idrica, gonfiore addominale ed altro.

Piatto unico per eccellenza, la pizza condensa nelle sue innumerevoli varianti parecchi carboidrati, ma anche grassi, fibre e proteine. Senza dimenticare che se è buona risulta anche appagante per il palato, che è poco costosa e che vanta dei risvolti sociali di rilievo, visto quanti amici si ritrovano davanti ad una pizza per stare insieme o fare festa.

L’ideale sarebbe consumare pizze non troppo “pasticciate”, che non presentino cioè troppi e diversi tipi di proteine tutte assieme od eccessive quantità di grassi. Pizze semplici insomma, con verdure e poche proteine di origine animale. Latte a parte ovviamente.

Ma parliamo anche di lieviti e sale: se realizzata con lievito madre ben lievitato non produce quella sensazione di gonfiore addominale che può verificarsi quando non viene ben cotta. Anche la famosa “sete da pizza” che si riscontra in nottata dopo averla mangiata per cena è dovuta ad un abuso di sale del pizzaiolo, non ad un tratto caratteristico dell’alimento.

In merito alle calorie, è bene ricordare che una classica margherita di medie dimensioni pesa circa 140-150 grammi e fornisce un apporto di 380-400 calorie, quindi neanche troppo considerando che la cena potrebbe poi proseguire con un piatto di verdure.

Perché la pizza sia di qualità, inoltre, l’olio andrebbe aggiunto crudo solo a fine cottura, cioè una volta che la pizza è fuori dal forno.

Genericamente si può dire che la pizza migliore è quella realizzata con pasta sottile, perché è più digeribile, lievita più facilmente e se fatta con farine integrali ha un alto potere saziante. Quelle al trancio invece, che sono di media più spesse, hanno troppe calorie, sono di solito più unte e lievitano meno bene inducendo gonfiori addominali.

P.S.: se siete a Verbania e volete mangiare una buona pizza fatta con il lievito madre andate qui “C’era una volta”.