Ipnosi e salute

Potere della mente. Nell’intreccio indissolubile che fa di mente e corpo una cosa sola sta il valore terapeutico dell’ipnosi. Antichissima, spesso abusata, questa pratica vanta tanti ambiti di applicazione.

Recentemente è stata valutata e studiata come terapia per abbattere il dolore e per migliorare la salute psichica delle persone, tanto che è stato coniato il termine di psicoterapia ipnotica. Una disciplina che, non più praticata solo da “stregoni”, ha guadagnato una sua dignità scientifica e viene normalmente utilizzata da medici e professionisti formati.

Con essa si raggiunge uno stato psichico  modificato in cui il cervello riduce la sua attività cosciente per lasciar spazio all’inconscio ed all‘emotività. E’ uno stato simile a quello in cui ci si trova subito dopo essersi addormentati o prima del risveglio: una sorta di trance, insomma.

Con l’ipnosi il terapeuta ha accesso all’inconscio della persona, dove albergano tante delle soluzioni che potrebbero risolvere i suoi problemi, ma che per una serie di barriere culturali o sociali il soggetto non riesce a valutare, sentire o vedere razionalmente.

Con la psicoterapia ipnotica invece si raggiunge il circuito emozionale delle persone, dandogli la chance di diventare quello che realmente sentono di essere o poter essere. In poche parole, gli si consente di autorealizzarsi o di guarire attivando i loro processi più vitali ed ancestrali.

In tal senso l’ipnosi ha tantissime possibilità applicative come la cura dell’ansia, del senso di inadeguatezza o degli attacchi di panico, della depressione, di varie fobie ed addirittura del dolore, specie del dolore da parto o di quello provocato da alcune cefalee, nonché dalla fibromialgia o da tensioni muscolari generalizzate.

Nel caso del mal di testa, il terapeuta lavora sulle ansie e le paure che attivano l’irrigidimento muscolare foriero delle cervicalgie e quindi delle cefalee conseguenti. Nel caso di dolore da nevralgia del trigemino, invece, il paziente viene aiutato ad accogliere il male ed a localizzarlo in zone precise onde evitare che venga percepito come più diffuso.