A letto presto? Ha ragione la gallina

Ha ragione la gallina. Una vecchia e goliardica canzone la definiva “animale non intelligente”. Sbagliando…Ma in merito a cosa ha ragione? Quando la gallina va a letto con le galline, appunto. Lei sa che, essendo animale diurno, quando la luce del sole si spegne è ora di fare la nanna.

L’uomo invece si rivolge per scherno a chi va a letto presto definendolo uno “che va a letto con le galline”. E involontariamente gli fa un complimento. La gallina, come tutti gli animali e piante esistenti, ha una sua grande intelligenza ancestrale (non per nulla è arrivata sino ad oggi resistendo alle pressioni dell’evoluzione prima e dell’uomo ora) che le fa sempre fare ciò che è giusto per lei.

E’ l’uomo che, pur capace di progettare navicelle spaziali, ha perso l’antico contatto con la sua natura e non si ascolta.

Nell’ayurveda indiana, che ha studiato a fondo i bioritmi del corpo, si afferma che l’essere umano dovrebbe fare una cena parca non oltre le 19.30, quindi coricarsi attorno alle 21.00. O poco oltre.

Perché? Perché a quell’ora il bioritmo è giusto per dormire, per cadere in fretta tra le braccia di Morfeo e riposare bene. Oltre, diciamo grosso modo dopo le 23.00, il metabolismo cambia ed usciamo da quella fase soporifera tanto importante. Certo, se siamo in equilibrio possiamo anche addormentarci più tardi, ma l’occasione giusta per ricaricarci bene l’abbiamo perduta.

Ovviamente mi riferisco alla media: mediamente sarebbe meglio andare a letto presto ed alzarsi presto, seguendo i ritmi della luce del sole, essendo noi (come la gallina) animali diurni (solari). Il fatto che una volta ogni tanto si possa anche fare tardi o tardissimo, è ininfluente. E’ la media che cuba.

Purtroppo l’uomo, soprattutto nei paesi latini e meridionali, ha impostato dei ritmi di vita totalmente proiettati sulla sera o la notte. Rompendo dunque un equilibrio ed ignorando i segnali che il corpo manda: quante volte abbiamo tenuto duro davanti alla Tv, mentre crollavamo di sonno, solo per vedere un film?

Fino a pochi decenni fa anche in Italia, quando la popolazione era per la maggior parte dedita all’agricoltura, si riusciva ancora a seguire l’antico ritmo: i contadini, legati ai cicli della terra e del sole, si alzavano al mattino e si coricavano con l’imbrunire. Lavoravano tanto d’estate, quando il metabolismo è veloce, e poco d’inverno, quando il metabolismo è lento. Ma di questi ultimi concetti parleremo in un altro articolo…