Raffreddore? Liberi in fretta

Il raffreddore, si sa, ha i suoi tempi: come sempre, due, tre o quattro giorni e poi passa. Possiamo tuttavia aiutarci a stare meglio con alcuni semplici accorgimenti. Tanto più che questo fastidio tipicamente invernale (che può indurre naso chiuso, mal di testa, febbre o starnuti) si può ben prevenire.

Precisiamo, all’inizio e come è prassi nel nostro blog, che se stiamo bene sia sul piano fisico che psichico difficilmente ci ammaliamo: quando cadiamo nel malanno è perché il nostro sistema immunitario è “giù”, come accade durante o dopo intensi periodi di surmenage psicofisico. Proprio in questi momenti, quando cioè non siamo “centrati”, possiamo adottare alcuni semplici accorgimenti che ci aiutano a prevenire le malattie da raffreddamento o a ridurre i fastidi che queste inducono.

Parliamo di vestiti: il raffreddore è un’infezione virale che viene favorita dallo stress termico indotto dal passaggio tra ambienti caldi e freddi. Le temperature basse in sé, se uno si veste opportunamente, non sono un problema. Pertanto, se andiamo a correre all’aperto a gennaio possiamo anche limitarci ad indossare una felpa, a patto che una volta finito l’allenamento ci si lavi e si stia al caldo in casa. Oppure se restiamo troppo vestiti in un ambiente riscaldato finiamo per sudare, cosicché quando poi usciamo all’aperto rischiamo di ammalarci….quindi: usiamo il buon senso…

Per evitare il raffreddore, senza diventare maniacali o paranoici, può anche aiutare evitare gli ambienti od i mezzi troppo affollati (e chiusi): meglio a volte una sana camminata (anzichè la metro od il tram) od arieggiare spesso i locali quando sono molto frequentati.

Quando invece siamo ormai caduti nel raffreddore “pieno”, sono un valido aiuto per lenire i sintomi del naso chiuso i lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche tiepide (chiedete al farmacista), ma anche il mantenimento di una corretta igiene lavandosi spesso le mani e cambiando altrettanto spesso i fazzoletti.

A livello alimentare si può aumentare il consumo di acqua, oltre alla frutta ed alla verdura che sono ricche di vitamine e sali minerali. In merito ai “consigli della nonna”, ricordiamo che un tempo la medicina popolare proponeva sciroppo all’aglio (assieme a miele e limone) per respirare meglio, oltre ai classici suffumigi, al latte caldo, al vin brulè od al brodo di pollo per scaldare il corpo.

Il medico va contattato solo se i sintomi durano troppo a lungo (in genere oltre i sette giorni) e se si verificano complicazioni quali bronchiti od altro. Sarà lui eventualmente a prescrivere opportuni medicinali per aiutare il paziente.