Pranzi di corsa per tornare subito al lavoro? Pensi così di risultare più efficiente? Sbagliato. Recenti studi hanno dimostrato che chi si concede una pausa pranzo “lunga” e “rilassata”, quando poi torna in ufficio od in cantiere riprende a lavorare con più energia e più efficacemente.

A dircelo sono nientemeno che gli americani, che in fatto di ritmi lavorativi stressanti sono maestri…Ebbene, gli esperti della University of Texas di San Antonio hanno studiato il comportamento in pausa pranzo di un gruppo di impiegati per una decina di giorni e ne hanno evinto che chi aveva fatto una pausa più lunga e rilassata era poi rientrato al lavoro con maggior energia. Questo a sentire sia i diretti interessati che i loro colleghi.

Invece chi aveva pranzato in fretta e furia, magari rispondendo al telefono o consumando uno snack in piedi, al rientro in ufficio era risultato stanco, in parecchi casi nervoso ed anche meno produttivo in termini di resa lavorativa.

Gli studiosi americani, tanto affezionati ai numeri, hanno anche stimato la percentuale di questo incremento lavorativo (in termini di velocità e resa) per chi pranza senza stress: il 20%.

Percentuali a parte, lo studio “stelle-strisce” aderisce a quanto anche noi di stammi-bene.info sosteniamo: mangiare è un atto sacro e come tale andrebbe rispettato. Solo quando c’è presenza e rilassatezza si può compiere il processo alchemico della trasformazione che fa sì che una pietanza esterna al nostro corpo vi entri dentro ed in qualche modo ne divenga parte. Donando al consumatore forza, energia, sorrisi e…molto altro. In poche parole, donandogli la vita.