Trigliceridi alti: che fare

Ahi ahi ahi, i trigliceridi! Sono lipidi utili come riserva di energia per l’organismo e come isolante termico, ma se nel sangue ce ne sono troppi, cresce il rischio di incorrere in disturbi quali il diabete di tipo II, le cardiopatie ischemiche acute, l’aumento dei tessuti adiposi, patologie del pancreas. Il valore ottimale nel torrente ematico dovrebbe essere compreso tra i 150 ed i 200 milligrammi per decilitro.

Ma perché il valore può crescere fino a divenire patologico? Per malattie, un’alimentazione ed uno stile di vita scorretti, sovrappeso, alcol, sedentarietà, ereditarietà, fumo, farmaci, pillola anticoncezionale…Solo per citare alcune cause.

Dunque, che fare?

Stare attenti già a tavola, evitando prodotti industriali ed eccessivamente adulterati, limitando il consumo di carne, consumando frutta e verdure con regolarità, utilizzando carboidrati integrali ed assumendo ciclicamente oligoelementi come manganese-cobalto, zolfo, zinco-nichel-cobalto.

Per aiutare il fegato, poi, sono utili i gemmo-derivati di betula verrucosa e di ginepro, che sono potenti drenanti capaci di depurare l’organismo dalle tossine e di abbassare trigliceridi e colesterolo.

Il medico omeopata potrebbe invece consigliarvi Nux Vomica 30 CH o Lycopodium 7 CH, mentre se parliamo di Fiori di Bach sono adatti a chi soffre di ipertrigliceridemia gentian, impatiens e crab apple.

Infine, ricordiamo che per abbassare i trigliceridi è utile fare attività fisica almeno tre volte la settimana.