Polline delle api? Un portento

Il polline raccolto dalle amiche api è davvero un portento. Basti pensare che per il 30% è costituito da proteine (e da tutti ed otto gli aminoacidi essenziali per l’uomo), per il 5% da grassi insaturi e per il 35% da glucosio e fruttosio. Inoltre grazie a minerali ed oligoelementi vanta spiccate proprietà energetiche e rivitalizzanti. Ha anche tante vitamine.

Il polline, come peraltro ci insegnano anche gli antichi, può essere utile per curare od alleviare parecchie problematiche o patologie, come l’anemia, il diabete, la fragilità capillare, affezioni della cute, problemi circolatori ed intestinali, depressione ed astenia, infiammazioni varie.

Inoltre, detto delle sue qualità rivitalizzanti, aiuta l’organismo a superare gli stress psicofisici ed i cambiamenti che possono rompere le routine e succhiare energia: è un sorta di integratore naturale che ci tira davvero su.

Tanto più che attiva il sistema immunitario rendendolo più pronto alle sfide in cui si può imbattere e migliora mediamente i parametri ematici.

Il polline andrebbe assunto a digiuno o lontano dai pasti principali; può essere consumato da solo o con un cucchiaio di miele od una bevanda calda.

Non ha effetti collaterali, se non in caso di allergie al polline stesso: è per questo sconsigliato ai bimbi piccoli ed alle donne incinte od in allattamento. Un uso massiccio può indurre effetti lassativi.