Il cane anziano

I nostri amici cani ci vogliono tanto bene. Se vogliamo ricambiare almeno un poco l’affetto incondizionato che ci regalano, cerchiamo di farli restare in forma. Partendo anche dalla loro alimentazione.

Il nostro piccolo o grande amico a quattro zampe dovrebbe mangiare bene nel corso di tutta la sua vita, ma in questo post vogliamo porre particolare attenzione all’alimentazione del cane non più giovanissimo o per meglio dire anziano. Anche lui infatti, come l’uomo, muta le sue esigenze “energetiche” a seconda del trascorrere degli anni.

I veterinari concordano nell’affermare che dagli 8-10 anni in poi (a seconda delle razze) i cani dovrebbero ingerire giornalmente cibi meno calorici e facilmente digeribili. Per un paio di semplici ragioni: la prima è quella di non farli ingrassare, visto che invecchiando si muovono di meno e consumano poco; la seconda è appunto quella di agevolare un sistema digerente che fatica maggiormente a smaltire pietanze “impegnative”.

Alcuni di questi amici pelosi, poi, hanno problemi ai denti: sminuzzare i cibi, tritarli o frullarli può aiutarli in tal senso. Tanto più che i cibi così presentati sono più facilmente digeribili e pertanto soddisfano anche l’esigenza espressa sopra.

Nelle pappe del cane anziano bisognerebbe poi stare attenti a non eccedere col sale, perché anche il nostro “fido” può sviluppare delle forme di ipertensione arteriosa più o meno grave.

Un bel piattino prelibato potrebbe consistere, per esempio, in piccole quantità di verdure ricche di fibre (ben sminuzzate) miste a carni bianche (sempre senza esagerare con le dosi).

Devono essere invece ridotti i cibi grassi e troppo carichi di carboidrati, che possono essere impiegati nell’alimentazione del nostro amico non più giovanissimo con moderazione.