La medicina psicosomatica

La medicina psicosomatica è una branca della scienza medica che traccia dei legami tra un sintomo od una malattia fisica e la sua derivazione di natura psichica.

In poche parole si parte dal presupposto che l’essere umano sia un tutt’uno olistico in cui mente e corpo sono due realtà inscindibili: quando il corpo sta bene anche la mente sta bene, ma anche quando la mente è in forma il corpo di conseguenza non avrà problemi. Analogamente un malessere mentale depotenzierà il corpo e viceversa.

Anche in Italia si studiano da anni questi temi e l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano è all’avanguardia nel campo, tanto da aver pubblicato nel recente passato un dizionario di psicosomatica in cui il lettore può trovare abbinato ad ogni sintomo o malattia la sua eziologia psichica.

Un’ulteriore branca di questo approccio medico è la cosiddetta psiconeuroendocrinoimmunologia (Pnei) che evidenzia le interconnessioni esistenti tra psiche, secrezione di neurotrasmettitori da parte del cervello e di ormoni da parte delle ghiandole e la loro ricaduta sul sistema immunitario.

Più semplicemente, un problema ed una sofferenza di natura psichica portano il cervello a secernere taluni neurotrasmettitori che poi andranno ad influenzare l’attività ghiandolare e quella del sistema immunitario. E siccome tanto di quello che noi siamo dipende dagli ormoni, è evidente come uno squilibrio psichico possa presto o tardi riflettersi in un disturbo fisico.

Questo approccio tuttavia non è necessariamente moderno: il medico dell’antichità Ippocrate sosteneva l’unità psicofisica dell’uomo, così come anche Galeno e tanti altri. La rivoluzione psicoanalitica tra ‘800 e ‘900 ha solo riscoperto questi concetti dandogli una maggior connotazione scientifica.

Il linguaggio psicosomatico è entrato nel tempo nel vocabolario di tutti, anche di quelli che non condividono questo approccio: quando una persona ha un malessere di cui non si individuano pienamente le cause fisiche, si dice che è sotto stress…o qualcosa di simile…

In definitiva, non dobbiamo cadere nel tranello di sentirci colpevoli per le nostre malattie: “non sono riuscito a stare rilassato o a farmi scivolare via quell’evento ed allora sono stato male”. Questo è sbagliato. Non dobbiamo infatti sentirci colpevoli per un malessere, ma solo responsabili della nostra salute: quando ci ammaliamo, seguendo l’approccio psicosomatico possiamo provare a risalire all’origine del nostro problema senza giudicarci, ma valutando con affetto e comprensione il meccanismo psico-fisico che ci ha portato in quella situazione.