Fame nervosa

Ti abbuffi quando sei stanco, triste o deluso? Sei tendenzialmente ansioso od ansiosa e superi le frustrazioni “buttandole” sul cibo?

Probabilmente soffri di “fame nervosa”, che si presenta quando ci si fa sopraffare dalle emozioni negative che si tenta di soffocare col piacere indotto dal cibo. Abbuffandosi, spesso. Peccato che l’euforia indotta dal palato sia breve: dopo l’angoscia ritorna, con l’aggiunta che ci si sente in colpa per aver mangiato troppo. E si innesca un circolo vizioso.

Innanzitutto bisogna prendere coscienza del fenomeno: mi sto abbuffando perché ci sono delle emozioni che non so o non riesco a gestire. Ma senza colpevolizzarsi, semplicemente prendendone atto.

Se l’emozione perturbatrice è la rabbia, non tenerla dentro: parlane con qualcuno, confidati o scrivi anche solo due righe per spiegarti che cosa ti ha indotto la collera e poi brucia il foglio.

Se invece è l’ansia che ti assale, guardala e basta. Lasciala venire e poi andarsene. Magari aiutati con qualche esercizio di meditazione e di respirazione, o con della musica rilassante, o facendo una passeggiata nel bosco.

Lo stesso dicasi se la fame nervosa arriva per colpa dello stress. In tal caso, prova a berti una tisana di camomilla, fai esercizi rilassanti od anche un po’ di attività fisica a bassa intensità. E prenditi meno impegni.

Inoltre: tieniti in casa tanta frutta e verdura e non “cibi spazzatura” tipo bomboloni, patate fritte od altro. Così se ti prende la “fame”, almeno avrai qualcosa di salutare su cui concentrarti. Adotta una dieta equilibrata e bilanciata, assumendo vari pasti nell’arco della giornata senza privarti o punirti.

E fai pace con te stesso (o te stessa)…