Benedetta essicazione

Vuoi andare al cuore dei cibo? Essiccalo! Chips di carote, polvere di agrumi, caramelle di frutti di bosco…Basta avere un essiccatore. Gli alimenti si conservano, non perdono i loro valori nutritivi e sono anche buoni.

In realtà quello si essiccare i cibi è un metodo antico, volto a conservarli più a lungo (ma anche a renderli più facilmente trasportabili e commerciabili) privandoli dell’acqua grazie a calore ed aria. Già lo sapevano gli abitanti delle isole Lofoten (Norvegia), che nell’antichità facevano essiccare i merluzzi al sole ed al vento esponendoli su apposite rastrelliere. Ma anche nel nostro meridione si essiccava la pasta. E parecchio altro.

Per iniziare ad essiccare, se già non si è esperti, si consigliano verdure povere di acqua come carote o barbabietole: sono pronte in una decina di ore. Si possono essiccare con successo anche i frutti di bosco e le fragole, così come le bucce degli agrumi, ma anche le “pelli” di banane, kiwi, pesche od albicocche. Basta aggiungere durante la disidratazione zucchero o miele ed il gioco è fatto.

Si possono poi realizzare dei dadi granulari: si devono essiccare le verdure e gli aromi separatamente, quindi li si frulla con l’equivalente del loro peso in sale. Tutto qui.