Amico cane: come educarlo

L’articolo lo scrivo io, blogger di stammi-bene.info, ma le parole sono tratte da varie interviste a veterinari e ad esperti del settore “canino”. Questo per non prendermi meriti che non ho, né per millantare conoscenze od abusare di professioni non mie.

I nostri amici cani, come ben sappiamo noi appassionati di questo quadrupede (quanto gli siamo grati per gli effetti benefici della pet therapy!), non vanno mai educati in modo violento: bandite sculacciate, sberloni od altre punizioni che (purtroppo) in passato (ma anche oggi) in molti hanno “elargito” a questi teneri ed impareggiabili amici.

Partiamo dall’inizio. Appena un cane arriva in una casa, è buona norma portarlo da un veterinario affinché ne valuti le generali condizioni di salute e si adoperi per vaccinarlo e fare tutto quanto è possibile per farlo stare bene.

Se il cane è giovane, solitamente si consiglia una dieta ricca di vitamine e sali minerali. Se lo si tiene in appartamento, è bene dargli alcuni punti di riferimento fissi: una stanza in cui dormire, una cuccia, una ciotola ed un pannolino su cui imparare a fare i suoi bisognini.

Parlando dei bisogni, se li farà nel posto sbagliato andrà subito portato sul suo tappetino, mentre se non sbaglierà e li farà nel posto giusto, andrà gratificato con un premio, come per esempio un biscottino per cani.

Come detto, il cagnolino non va mai castigato, anche se fa il biricchino: basta dirgli un “no” secco, pronunciato in modo deciso ed autorevole. A volte bastano anche degli sguardi, una carezza e, come detto, ricorrere a qualche premio se motivato. La violenza, invece, non ha portato mai a nulla di buono.

Infine ricordiamo che nei primi mesi di vita, fintanto cioè che non avrà fatto i vari richiami dei vaccini, sarebbe meglio che fido non entrasse in contatto con altri cani.