Proseguendo con la carrellata delle abilità nelle arti marziali cinesi ed in particolare nel tai chi chuan, ecco l’An jin, traducibile con i verbi “premere, pressare, schiacciare”. E’ una forza che porta giù, come quellaContinua…
Categoria: Arti marziali
Le Arti Marziali (un tempo Arti del Combattimento), da quando sono state inventate le armi da fuoco, hanno perso di rilievo su di un piano strettamente connesso alla guerra.
Hanno tuttavia mantenuto una discreta efficacia quando si ragiona di auto-difesa. Ma è soprattutto sul piano dell’elevazione psico-fisica della persona che le arti marziali, che alcuni preferiscono definire arti del movimento consapevole, conservano un valore pressoché assoluto.
Con movimenti spesso coordinati al respiro, svolti in condizioni di instabilità e notevole variabilità, permettono a chi le pratica di svolgere una vera attività di prevenzione e benessere.
Col movimento viene stimolato sia il corpo “grossolano” che quello “sottile”, come indicato dalla Medicina Tradizionale Cinese. Inoltre, la ricchezza dei gesti delle arti marziali spinge il cervello ad adottare schemi motori sempre nuovi e diversi: si creano nuove reti neurali che attivano il Sistema Nervoso Centrale e gli permettono di riconquistare quelle caratteristiche che gli sono proprie e che l’uomo civilizzato ha perduto.
Il Qin Na o Chin Na
Qin in cinese significa “afferrare”, mentre Na vuol dire “controllare”: quindi Qin Na è traducibile con “afferrare e controllare”, cioè trattenere tramite apposite pressioni e controllare il corpo dell’antagonista con leve vantaggiose. Le tecniche delContinua…
Tai chi: gli esercizi dello Yan Jing Cao
Ecco lo Yan Jing Cao, cioè un sistema di chi kung (lavoro del chi) per rilassare e tonificare gli occhi, così da renderli maggiormente irrorati di sangue ed attivi sul piano dei nervi e dell’energie,Continua…
Jin e tai chi: il Lu jin
Dopo il Peng jin, vale a dire l’abilità di difendersi con cedevolezza, ecco il Lu jin, la seconda importante capacità del buon praticante di tai chi chuan traducibile con giri di parole del tipo “tirareContinua…
Jin e tai chi: il Peng jin
Jìn significa forza, vigore, entusiasmo, fervore. Richiama l’energia espressa dalla pratica marziale, quando il Chi è trasformato in azione ed espresso all’esterno. Se Fa Jin è la forza esplosiva del Tai chi, esistono Otto JinContinua…
Fang song e tai chi: il radicamento
Nel tai chi il Fang song o Fang jin è l’abilità di lasciare che il corpo del praticante si rilassi così tanto da trovare un perfetto allineamento sui suoi assi ed un eccellente radicamento alContinua…
Sguardo e tai chi: lo yan jin
Nel tai chi chuan lo sguardo deve essere attento, ma quieto: non deve cioè far trasparire paura, aggressività od altre emozioni negative; sono abilità, queste, espresse dal concetto di yan jin, in cui si sottolineaContinua…
Tai chi: il Fajin
Fa Jing o Fajin (發勁 in cinese) vuol dire “emettere energia”, nel senso di lanciarla fuori dal corpo vibrando un colpo, per esempio: termine tipico della arti marziali orientali, rappresenta una abilità trasversale ed esplorabile inContinua…
Chi kung e chiusura delle spalle
In tutti i chi kung, da quello di Tamo passando per gli Otto Broccati sino ai diciotto elementi del Lo Ha Kung, ci sono tantissimi esercizi che enfatizzano l’apertura delle spalle, vale a dire cheContinua…
Arti marziali: il Maestro ha sempre ragione
Il maestro non ha sempre ragione. Non esiste il dogma dell’infallibilità di quello che in oriente viene chiamato “sifu“, cioè e per l’appunto maestro. Esiste tuttavia il rispetto dell’allievo per il maestro, a patto che nonContinua…