La respirazione, che dovrebbe essere rilassata e regolare, è importantissima nel Tai Chi e nel Chi Kung: calma la mente ed il corpo, permette al Chi di circolare liberamente ed all’intenzione (Yi) di guidarlo.
Esistono due metodi di respirazione: quello definito buddhista, in cui l’addome si espande nell’inspirazione, e quello taoista, in cui l’addome si espande mentre si espira.; quest’ultimo tipo di respirazione è definito “respirazione inversa”.
Per usare il respiro e veicolare il Chi, all’inizio si usano le forme statiche dei Chi kung e della Grande e Piccola Respirazione Celeste, mentre successivamente questi principi si possono applicare al Tai chi chuan in movimento ed infine alle esecuzioni marziali. In queste ultime il Chi viene immagazzinato nel Dan Tien e nella colonna durante l’inspirazione, quindi viene fatto correre nell’espirazione attraverso gambe e braccia quando si vibrano calci o pugni.
Nelle forme terapeutiche è il respiro che guida il movimento e non il contrario: cioè la velocità di esecuzione andrà calibrata all’inspirazione ed all’espirazione; la prima, che è Yin, sarà nella fase di contrazione, la seconda, che è Yang, sarà in quella di espansione.
Il respiro deve essere rilassato, morbido: insomma deve essere il respiro naturale in assenza di turbamenti. Col tempo, nelle forme il respiro si abbinerà naturalmente all’esecuzione e non sarà più necessario pensarci: esso fluirà da solo.