Il Qin Na o Chin Na

Qin in cinese significa “afferrare”, mentre Na vuol dire “controllare”: quindi Qin Na è traducibile con “afferrare e controllare”, cioè trattenere tramite apposite pressioni e controllare il corpo dell’antagonista con leve vantaggiose.

Le tecniche del Qin Na sono dunque principalmente legate alle leve o chiavi articolari, ma includono anche pressioni e percussioni. Le tecniche di presa mirano a controllare e bloccare giunture, muscoli e tendini, neutralizzando la capacità di combattimento dell’avversario. Le pressioni invece sono usate per paralizzarne gli arti o procurare nel nemico perdita di coscienza o, nei casi estremi, anche la morte. Tali pressioni agiscono sulle cavità del Qi per influenzarne la circolazione negli organi e nel cervello o sui nervi.

Le tecniche di percussione sono applicate a punti vitali e possono appunto risultare letali.

In sostanza, il Qin Na è composto da cinque ambiti di lavoro: le tecniche del Fen Jin (su muscoli e tendini), del Cuo Gu (disarticolazione), del Bi Qi (blocco del respiro), del Duan Mai (blocco di vene e arterie) o Dim Mak (premere vene e arterie), del Dian Xue (pressioni sulle cavità) o Dim Mak (premere i meridiani).

Tutte prevedono che prima il nemico venga percosso tramite colpi di mano e gamba, affinché ne sia depotenziata la possibilità di resistenza. Successivamente, quando è divenuto maggiormente gestibile, si può procedere alle leve articolari per determinarne il controllo. Le chiavi inerenti il blocco del respiro vengono tutte applicate alla zona del collo, dove peraltro si concentrano anche buona parte delle tecniche miranti a comprimere i vasi che portano sangue al cervello.