Voglia di castagne

Si avvicina l’autunno e con esso la stagione di alcuni “regali del bosco“: le castagne. In passato vera e propria fonte di sostentamento per gli abitanti delle montagne (il famoso “pane dei poveri“), questo frutto è ancora oggi largamente consumato arrostito, bollito, secco, sotto forma di farina od al forno.

Le castagne sono formate per quasi il 50% del loro peso da acqua, ma vantano anche buone dosi di carboidrati, proteine, fibre (che regolarizzano le funzioni intestinali) e grassi, senza dimenticare le vitamine (A, B e C), vari aminoacidi ed i minerali (in particolare fosforo, magnesio, potassio, zinco).

Proprio per queste loro notevoli qualità nutritive, sono un ottimo rimedio in caso di inappetenza, stanchezza, eccessiva magrezza e mancanza di energia. Ma servono pure come ricostituente dopo un’influenza (attivano il sistema immunitario) e per bimbi ed anziani.

Ricordiamo che aiutano la contrazione dei muscoli (ed essendo facilmente digeribili tornano utili agli sportivi) e la trasmissione di input da parte dei nervi (calmano e riducono lo stress), migliorano la digestione ed evitano il rigonfiamento della prostata.

Questo meraviglioso alimento concorre alla formazione di collagene grazie al quale vengono mantenuti morbidi ed elastici i tessuti. Lenisce inoltre la diarrea, calma le bronchiti e svolge un’azione antinfiammatoria per il cavo orale.

Le castagne sono utili nelle diete perché saziano e non ingrassano (100 grammi posseggono 165 calorie); abbassano il colesterolo e contrastano la formazione di radicali liberi.

Inoltre non hanno glutine e sono pertanto adatte ai celiaci e risultano un toccasana per chi soffre di anemia (con le vitamine del gruppo B stimolano la produzione di globuli rossi e sono di aiuto alle donne gravide). Discretamente dolci, in taluni casi possono essere utilizzate per sostituire lo zucchero nella preparazione di cibi quali torte (il famoso castagnaccio) od altro.

Le castagne vengono sconsigliate (nel senso di limitarne il consumo) solo a chi soffre di pressione alta, diabete, problemi digestivi importanti, obesità e patologie epatiche.