I litchi

Buoni, sugosi, piccoli, cuoriosi…rugosi: ecco i litchi (o lici). Questo piccolo frutto orientale (cinese) specie tra tarda primavera ed estate “invade” le nostre tavole e si caratterizza per la polpa bianca, delicata e profumata. Già coltivata in Asia nel 2000 a.C., la pianta può anche raggiungere i 20 metri di altezza ed è un sempreverde.

I frutti, lunghi pochi centimetri, sono scarsamente calorici (55-60 calorie ogni 100 grammi), ma ricchi di vitamina C: in genere una decina di litchi bastano a soddisfare il fabbisogno giornaliero di questa vitamina da parte di un uomo adulto.

Ma essi sono anche ricchi di sali minerali: su tutti il rame, il fosforo ed il potassio. Hanno invece pochissimo sodio e sono pertanto adatti alle persone ipertese (sono vasodilatatori) o con problemi di ritenzione idrica. Completamente privi di colesterolo, sono dei sedativi del Sistema Nervoso Centrale ed aiutano in caso di stress, ansia e mal di testa.

Grazie alla loro rilevante quota di acqua mantengono in salute i reni ed il sistema circolatorio, ma risultano anche antiossidanti e regolano i livelli degli zuccheri nel sangue.

Ottimo consumato al naturale, si accompagna bene anche alle macedonie od in alcuni cocktail con spumante o rum. Oltre che coi sorbetti. La Medicina Tradizionale Cinese considera il litchi un frutto “caldo”, cioè yang. Viene anche chiamato “uva del deserto” o “ciliegia cinese”.