Dolcissimi datteri

Tra non molto anche sulle nostre tavole arriveranno i datteri, ma nella versione essiccata ci sono bene o male tutto l’anno. Se poi andate in questo periodo in vacanza in qualche paese caldo stile Canarie, li troverete già maturi sugli alberi: chi vi parla ad inizio settembre ne ha appunto mangiati cogliendoli direttamente dalla palma sull’isola di Gran Canaria.

Buoni? Diciamo di sì, anche se non a tutti piacciono per il loro gusto marcatamente dolciastro. Ciò che però è innegabile è il loro benefico effetto per la salute. Intanto iniziamo col dire che hanno un rilevante potere lassativo per l’intestino e sono pertanto adattissimi per chi soffre di problemi del “transito“.

Nonostante il gusto come dicevamo dolce, hanno poche calorie (soprattutto se freschi, dato l’elevato contenuto di acqua, hanno solo 140 calorie ogni 100 grammi di prodotto) e sono utili nei regimi alimentari ipocalorici. Tanto più che sono poveri di grassi.

Sono invece ricchi di vitamine (A, B, C, K, J), aminoacidi e, soprattutto, di sali minerali, in particolare di potassio, magnesio e fosforo.

Proprio grazie al potassio ed al magnesio risultano degli ottimi energizzanti e sono un eccellente snack per lo sportivo che svolge attività fisica di durata, sia prima che durante o dopo all’allenamento. I datteri inoltre proteggono il cuore ed il cervello e mantengono il corpo idratato, oltre a risultare antinfiammatori in caso di affezioni alle vie respiratorie od intestinali.

In merito alla loro composizione, questi frutti meravigliosi sono formati per il 30% di acqua, dal 50 al 70% di carboidrati e zuccheri (a seconda del grado di essiccazione) e per quasi il 3% di proteine. Posseggono poi discrete dosi di grassi.

Particolarità: dal dattero fermentato si estrae un alcolico noto come arrak o rum asiatico. Esistono poi anche la farina di dattero (una volta essiccato lo si frantuma e se ne fa un impasto) ed una sorta di “miele” usato come dolcificante per altri cibi.