Pressione alta: due dritte

Se vi accorgete (o sapete) di soffrire di pressione alta, fatevi visitare da un medico che vi prescriverà l’opportuna somministrazione farmacologica per abbassarla. Questo nel breve periodo: nel lungo, adottando una serie di accorgimenti di natura alimentare e psicofisica, potreste andare a ridurla sensibilmente tanto che il medico stesso, se lo riterrà opportuno, potrebbe togliervi le pastiglie.

Innanzitutto ricordiamo che quello della pressione arteriosa non è un valore statico, bensì oscillante anche in base agli stati emotivi o di tensione ed al lavoro fisico. In generale, a riposo ed in condizione di tranquillità (senza stress od ansia), la pressione dovrebbe mantenersi in un range di 90-140.

Quelli che hanno la pressione alta, nel 95% dei casi soffrono di pressione alta definibile “essenziale”, vale a dire non legata ad una causa scatenante; di solito appare nell‘uomo attorno ai 50 anni (ma anche prima) e nelle donne dopo la menopausa. Solo nel 5% dei casi essa è legata a patologie o stati ben definibili.

Spesso l’ipertensione è asintomatica e pertanto se non riscontrata tempestivamente può risultare molto dannosa per l’organismo: i sintomi che talvolta appaiono sono giramenti di capo, mal di testa, calore, stordimento, visione alterata, ronzii o fischi alle orecchie.

Qualora compaiano questi sintomi, andate subito dal medico: sarebbe anche importante mettersi a riposo in un ambiente caldo, così da indurre nel corpo una buona vasodilatazione ed abbassare i picchi pressori che col freddo intenso possono acuirsi.

Nel lungo periodo, possono abbassare la pressione una sana attività fisica quotidiana a ritmi blandi e rilassati, come una camminata, un giro in bici od una nuotata. Inoltre bisognerebbe bere sempre tanta acqua povera di sodio (almeno due litri al dì), limitare l’assunzione di sale da cucina e di alcolici, evitare la liquirizia e privilegiare una dieta a base di frutta e verdure. E se la persona è sovrappeso, dovrebbe ovviamente dimagrire…

Non sarebbe male anche dedicarsi ad attività rilassanti come il tai chi chuan o lo yoga, che abbassano il ritmo del respiro e con esso le frequenze “psicofisiche”: insomma, aiuta molto il fatto di non stressarsi e di prendere le cose (per quanto possibile) con maggior calma e “filosofia”…