Poveri piedi

L’estate è un ormai un ricordo. Anche per i piedi, che hanno molte meno occasioni di starsene liberi e tranquilli ed ormai sono letteralmente imbavagliati dalle calzature. Più o meno comode…

Occhio però: le scarpe chiuse e talora strette di autunno ed inverno se da un lato proteggono dal freddo, dall’altro possono indurre fastidi. Il piede infatti scarica a terra il peso del corpo e dovrebbe essere libero di modulare la sua forma ed i suoi appoggi. Pertanto, attenzione a tacchi, piante strette e stringhe troppo fascianti.

Per esempio, l’alluce valgo è proprio un problema indotto da calzature sbagliate e che colpisce soprattutto le donne dopo i 50 anni. Chi ne soffre, dovrebbe sì fare esercizi dal fisioterapista, ma anche calzare scarpe con punta tonda e tacco basso (2,5 centimetri, non oltre).

Scarpe sbagliate possono anche indurre la sindrome dell’alluce rigido, che colpisce di più gli uomini tra i 30 ed i 60 anni ed è dovuto a degenerazioni artrosiche. Ma possono pure svilupparsi altri guai come il dito a martello (squilibrio tra i tendini), l’infiammazione del metatarso, la sindrome da tacchi a spillo o Neuroma di Morton (patologia a carico dei nervi plantari) ed il notissimo “piede piatto”.

Dunque, cerchiamo sempre di indossare calzature adatte alle nostre esigenze e di evitare scarpe troppo dure e rigide. Inoltre pratichiamo anche dell’attività fisica regolare, che tenga in movimento anche il piede, lo irrori si sangue e ne induca una naturale ginnastica.