Cromoterapia: il blu che rilassa

Il colore blu in cromoterapia: continuando con la carrellata dei colori che curano, ecco il blu. E’ uno dei colori primari assieme al rosso ed al giallo, quelli da cui si possono ottenere per mescolanza gli altri. Ha come suo opposto l’arancione, con cui raggiunge il massimo contrasto.

I colori hanno significati psicologici collettivi: quello del blu riguarda i concetti della notte, dello scuro, della passività, del riposo e del rallentamento metabolico.

Pertanto è un colore che fa da sedativo: placa il sistema nervoso centrale, attiva il para-simpatico e favorisce il sonno, l’abbassamento delle frequenze ed il riposo. Esso dona serenità e relax.

Se il blu è scuro porta riflessività, se è chiaro spensieratezza.

Abbassa il battito cardiaco, la pressione arteriosa, rallenta il respiro, è antisettico, analgesico ed antiinfiammatorio. Allevia i dolori acuti.

E’ legato al quinto chakra, quello della gola.

Il blu dunque è adatto a chi soffre di insonnia, stanchezza mentale, ansia, reumatismi, cefalea, gastriti, colite, mestruazioni dolorose od abbondanti.

Come usarlo: indossare abiti od occhiali blu, colorare pareti della casa di blu, ammirare un bel cielo o l’acqua di un mare o di un lago, utilizzare luce colorata ed irraggiare la parte dolente od infiammata, consumare ed ammirare cibi colorati (mirtilli per esempio).

Curiosità: l’indaco, variante più scura del blu che ha effetti più profondi, ha anche proprietà emostatiche; allarga la percezione della mente, allevia i fastidi alle orecchie ed agli occhi. E’ legato al sesto chakra, quello della fronte.

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