Ecco la mano robot!

I robot stanno diventando, ovviamente, sempre più sofisticati. Anche le singolo parti che li compongono si vanno raffinando, tanto da poter pensare di essere presto impiegate anche per l’uomo ed in particolare per i soggetti che hanno subito amputazioni.

L’ultima frontiera della scienza robotica si chiama Hannes ed è una protesi della mano che non richiede un’operazione per essere impiantata ed è stata messa a punto dal Rehab Technologies Lab di Inail e dall’Istituto Italiano di Tecnologia.

A tre anni dalla realizzazione del primo prototipo, questa mano restituirà alle persone con amputazione dell’arto superiore il 90% della funzionalità perduta. Hannes è stato presentata nei giorni scorsi a Roma presso il Parlamentino Inail di via IV Novembre. Il suo nome è un omaggio al professor Hannes Schmidl, che diede avvio all’attività di ricerca al Centro Protesi di Vigorso di Budrio e sviluppò la prima protesi mioelettrica del 1965.

La mano artificiale sarà commercializzata dall’anno venturo.