Vercelli è più di quanto si creda. La città piemontese, pur fuori dagli itinerari turistici tradizionali, offre tanto. Adatta per visite lampo in giornata che per soggiorno più lunghi, si trova a 80 km da Torino e ad altrettanti da Milano.
Immersa, è il caso di dirlo, nello scenario delle risaie vercellesi, che in alcune stagioni sono allagate e fanno da specchio al cielo offrendo un suggestivo colpo d’occhio a chi vi transita a fianco, è anche città di storia ed arte. E’ sulla via Francigena che porta a Roma.
La parte storica offre scorci interessanti. Dalla bella piazza Cavour, si dipanano vie e viuzze che permettono di raggiungere i principali luoghi di interesse. Su tutti il Castello Visconteo, la pinacoteca Borgogna nell’omonimo Palazzo, la Sinagoga, la Chiesa di Sant’Andrea (simbolo della città) e quella affrescata di San Cristoforo, il Duomo, varie torri, biblioteche ed altre ancora.
Si può anche ammirare ciò che resta dell’anfiteatro romano.
A Vercelli si trova il cosiddetto Vercelli Book (presso la Biblioteca Capitolare), manoscritto in inglese antico a carattere religioso che non si è mai capito come sia potuto arrivare in Piemonte.
Attività: oltre a quella del riso, a Vercelli si coltivano altre eccellenze legate all’enogastronomia, all’industria meccanica (trattori e macchine agricole) ed a quelle tessili e chimiche.
Turismo naturalistico: la zona di Vercelli, soprannominata delle Terre d’Acqua per i numerosi canali e risaie, offre ospitalità a numerose specie di uccelli.
Curiosità: non lontano da Vercelli, a Trino, si può vedere ciò che resta di una delle poche centrali nucleari attive in Italia prima del Referendum 1986. Poco lontano sorge una seconda centrale, mai ultimata in quanto ancora in costruzione all’epoca del Referendum.