Salite in bici in Francia: Mont Ventoux da Bedoin (Provenza)

La Blogger Marisa sul Ventoux
La Blogger Marisa sul Ventoux

Il Mont Ventoux è un itinerario classico per i ciclisti di tutto il mondo: è detto il Gigante della Provenza in Francia. Italianizzata in Monte Ventoso e già cara a Petrarca, che ci saliva a piedi, la vetta (1912 m) può essere scalata da più versanti. Oggi vi proponiamo la salita classica ed icona del Tour del France con partenza dal villaggio di Bedoin.

Partenza: Bedoin.

Arrivo: Mont Ventoux.

Km: 23 circa.

Pendenza massima: 10,8%.

Pendenza minima: 2,4%.

Pendenza media: sopra al 7%.

E’ una salita dura: lasciato Bedoin, a nord di Avignone, si sale dolcemente (tra il 2 ed il 4%) per alcuni km attraverso vigneti. Dopo circa 3 km la strada svolta a sinistra e si inoltra nel bosco: qui la pendenza aumenta, ma per 2500 metri oscillerà tra il 4 ed il 6%. La salita vera inizia dopo il 7° km: da qui, per 10.000 metri, la pendenza media non scende sotto l’8%, con punte all’11 e a lungo sopra il 9. E’ una della classiche salite francesi, non troppo pendenti, ma lunghe, infinite. Gli ultimi 6 km propongono una delle altre magie del Ventoux: la montagna diventa pelata come la luna. La strada spiana, ma la fatica accumulata e la quota che comincia ad avvicinarsi ai 2000 la rendono durissima. Da non trascurare il vento, che senza alberi spesso soffia impetuoso in faccia ai ciclisti. Negli ultimi km la pendenza si attesta attorno al 7%, con punte superiori al 10. Come detto si fa fatica, ma lo scenario che si attraversa è magico ed in vetta si gode un panorama mozzafiato.

Da segnalare, quasi in cima, il passaggio di fianco alla lapide di Tom Simpson, il campione mondiale inglese che morì rulle rampe del Ventoux durante il Tour 1967.

Curiosità: anche d’estate il tempo cambia in fretta; partendo col sole, si può arrivare il cima al Ventoux con pioggia e freddo, con temperature anche in luglio ben al di sotto dei 10 gradi.

Un proverbio del luogo, rivolto ai ciclisti, recita: «Se una volta sali in vetta al Ventoux, non sei matto. Sei matto se ci risali una seconda».