Occhi e Gabor Patch

Per migliorare la vista bisogna allenare gli occhi stessi, ma anche il cervello. Bisogna infatti aiutarlo nell’elaborazione delle immagini, migliorando la qualità dell’immagine percepita.

E questo anche senza interventi chirurgici o farmaci.

Stiamo parlando del training di Gabor Patch, una sorta di fisioterapia per la vista che allena i neuroni dell’area V1 della corteccia visiva cerebrale con un programma personalizzato di allenamento e con miglioramenti che sono poi mantenuti nel tempo.

La tecnica si basa sugli studi di neurofisiologia della visione valsi il Nobel agli scienziati Dennis Gabor, Torsten Wiesel e David Hube. Essa punta all’ottimizzazione del processo dell’immagine da parte delle aree cerebrali dedicate alla visione che tiene anche conto dei difetti visivi del paziente. Il programma, che può essere seguito a casa davanti al proprio computer, si articola in una sorta di video le cui immagini, denominate Gabor Patch, stimolano le connessioni cerebrali a livello corticale con un allenamento visivo computerizzato.

Il miglioramento medio ottenuto da chi ha concluso il training è di due linee nella Tavola Etdrs (che testa gli occhi di chi soffre di retinopatia diabetica) e del 100% della sensibilità al contrasto. In pratica, se prima del training si leggeva a 10 metri di distanza, dopo si arriva a 17.