Dottor Tersilli?

Chi non rammenta l’impareggiabile Alberto Sordi nei panni del Dottor Guido Tersilli? Grazie ad una delle sue più riuscite interpretazioni, ha portato alla luce tanti dei guai della Sanità (o mala-Sanità) italiana.

Ancora oggi, in ambito medico, il Bel Paese vanta tuttavia dei primati tutt’altro che invidiabili. Su tutti, quello delle visite “lampo” dal medico di base. Con soli 9 minuti dedicati (in media) ad ogni paziente, i dottori nostrani sono parecchio più veloci rispetto a quelli che lavorano in altri paesi europei.

L’Università inglese di Cambridge ha infatti stilato la classifica mondiale, pubblicata anche sul British Medical Journal, della durata delle viste mediche dal cosiddetto “medico di famiglia”: peggio dell’Italia nel Vecchio Continente fanno solo l’Austria (5 minuti) e la Germania (7,6). Decisamente più certosini, invece, i medici danesi (10 minuti), spagnoli (10,4), maltesi (14), lussemburghesi (15), francesi (16), svizzeri (17), finlandesi (17,9), bulgari (20) e svedesi (addirittura 22,5!).

La Svezia, ovviamente, è il paese in cui al mondo si dedicano più minuti alle visite, mentre quello che sta messo peggio è il fanalino di coda Bangladesh con soli 48 secondi dedicati in media ad ogni persona, un record davvero fantozziano!

Lo studio inglese, inoltre, rileva che più le visite sono corte, maggiore è il numero di farmaci prescritti (in particolare, su tutti, gli antibiotici).

L’Università di Basilea, tuttavia, valutata la classifica inglese ha fatto delle doverose precisazioni: a contare è il tempo che il medico dedica all’ascolto del paziente, non quanti minuti trattiene il soggetto. In media, è emerso che un paziente riesce a raccontare al medico i suoi problemi (in modo esauriente) in un paio di minuti. Pertanto se il medico è attento, 120 secondi gli sono sufficienti per farsi un’idea dei guai che sta vivendo il suo assistito.

Inoltre questi studi (lo diciamo a sostegno dei dottori) vanno contestualizzati: tanti pazienti (specie quelli over75 anni) si recano dal medico di base una volta alla settimana e pertanto in questi casi la seduta è per forza di cose veloce, giacché se non ci sono novità, il medico conosce perfettamente la situazione del paziente. Poco tempo, inoltre, è dedicato quando il malato chiede solo ricette o prescrizioni.

Pertanto, ironie a parte prendiamo lo studio inglese con le pinze e valutiamo caso per caso…Come detto, la quantità di minuti che si passa dal medico non è per forza sinonimo di qualità della visita in sé.