Se vi trovate in vacanza sull’isola di Gran Canaria, andate a vedervi la Caldera de Bandama. Vale a dire il cratere ormai spento ai piedi del Pico de Bandama, poco a sud-ovest della capitale isolana Las Palmas.
Il cratere è quanto rimane di una grande esplosione vulcanica avvenuta circa 2000 anni fa. E’ profondo 220 metri ed ha un diametro di 1000, mentre il periplo della caldera (sita a quota 569 sul livello del mare) si sviluppa per 4 chilometri ed ha forma rotondeggiante.
Sia la caldera de Bandama che il Pico de Bandama hanno notevole rilevanza scientifica: fanno parte del paesaggio protetto della vicina città di Tafira e sono raggiungibili anche col bus. Tuttavia noi vi consigliamo di salirci in auto, visto che a Gran Canaria se ne noleggiano per 25 euro al giorno: arriverete nella zona di Bandama in 20 minuti partendo da Las Palmas.
Il nome della Caldera, nelle cui vicinanze sorge anche un golf club, si rifà a quello di un mercante olandese di nome Van Damme, che qui si insediò nel XVI secolo costruendo una fattoria e coltivando vigne nel cratere.
Oggi la caldera è disabitata: sul fondo resta solo una fattoria abbandonata, che si può raggiungere scendendo da un ripido sentiero in poco più di 20’. Si può anche camminare sul bordo del vulcano seguendo il perimetro del cratere: la passeggiata dura circa un’ora e vi consigliamo di indossare scarpe da tennis che abbiano un buon grip.
L’escursione lungo il bordo del cratere è mozzafiato: da lì potrete ammirare buona parte dell’isola e le numerose città e paesi sottostanti (anche Las Palmas), ma soprattutto vedrete il cratere roccioso caratterizzato da impervie pareti di materiale lavico indurito. Spesso vi imbatterete in bassi arbusti, camminando alternamente su terra rossiccia e nera. Vedrete anche sulle montagne o colline vicine le stratificazioni della terra, che vi darà un’idea di come nelle epoche il vulcano abbia modellato il paesaggio.