Dove sono le balene?

Dove sono le balene? La balenottera rostrata dei mari di Islanda, dove viene cacciata e di cui fino a poco tempo fa si contavano 40.000 esemplari, non si trova più. Preoccupati i pescatori, entusiasti gli animalisti. Ovvio.

Ma che fino hanno fatto i cetacei? L’ipotesi è che abbiano scelto di trasferirsi in mari più freddi. Lo scioglimento dei ghiacci, il rialzo termico globale e cambianti delle correnti hanno probabilmente costretto gli animali a cercarsi nuovi habitat. Inseguendo le loro tradizionali prede.

Dicevamo: dove sono? Se ne avvistano pochissime e le catture sono crollate: tanto che i pescatori, che hanno una quota annua di 220 esemplari come tetto massimo di pescato, in questo 2017 ne hanno “prese” solo 17. Parecchie in meno delle già poche 46 del 2016.

Le balenottere si crede si siano trasferite in modo permanente nei mari della Groenlandia, che essendo più a nord sono più freddi. Come loro anche altre balene, di specie diverse, hanno nel tempo cambiato casa.

Come detto, gli animalisti sono contenti, perché ovviamente in tal modo questi mega-mammiferi sfuggono ai pescatori. E sin qui, nulla da obiettare. Peccato che questa sia una fuga, appunto, espressione di un mutamente climatico che ormai appare sempre più inesorabile e che, nel tempo, sta maturando conseguenze sempre più nefaste per la terra ed i suoi abitanti.

In molti dicono che l’uomo è ancora in tempo per invertire la rotta ed inquinare di meno. Ma la domanda, quella vera, è: lo vuole veramente?