Tutto il bene delle terme

Le acque termali sono da tempo immemore utilizzate per lenire o migliorare una lunga serie di patologie o problematiche che affliggono l’uomo. Dai semplici fastidi alle vie respiratorie tipici della stagione fredda ai reumatismi ed ai mal di schiena, proseguendo con le noie articolari in generale ed i disturbi cardio-circolatori.

Diversi e recenti studi scientifici hanno confermato quanto già da tempo si conosce. Vale a dire che le cure termali svolgono importanti effetti: su tutti quello battericida, ma anche azioni antinfiammatorie locali e generali ed una potente attivazione del sistema immunitario.

Ma andiamo con ordine. Le terme fanno stare bene chi soffre di insufficienza venosa: queste persone accusano crampi notturni alla gambe, vene varicose e gonfiore degli arti inferiori. Stiamo parlando di donne soprattutto, che possono beneficiare del bagno con idromassaggio sfruttando un percorso tipo Kneipp in cui si cammina alternamente in vasche con acque a temperature diverse. Alla fine di questi percorsi si trovano spesso dei sassi di fiume per realizzare un confortevole massaggio plantare.

Le terme, come detto, aiutano anche l’apparato muscolo-scheletrico-articolare: con esse si riducono i sintomi dell’artrosi e dei reumatismi grazie all’azione antinfiammatoria e decongestionante delle acque e dei fanghi caldi.

In merito alle affezioni respiratorie, sono adattissime le acque sulfuree: ne beneficeranno le persone che soffrono di faringiti, riniti, sinusiti ed altri problemi analoghi.

Ovviamente le acque termali si possono anche bere inducendo benefici effetti su reni, fegato, intestini e stomaco. Al riguardo, bisogna però essere seguiti da personale medico specializzato e non improvvisare cure “faidate”.

Attenzione però: alle terme devono stare attenti quelli che soffrono di rilevanti problemi cardio-vascolari, che pertanto possono sì andarci, ma solo su consiglio del medico. La vaso-dilatazione e la vaso-costrizione che si verificano esponendosi alle alte e basse temperature possono arrecare problemi in soggetti “delicati”, cui pertanto vanno sconsigliati (per esempio) le saune ed il bagno turco.

Concludendo, il Sistema sanitario nazionale italiano permette alle persone di usufruire di un ciclo di cure termali all’anno interamente a carico dello Stato. Come si deve fare? Si deve avere la “ricetta rossa” del medico curante, vale a dire un’impegnativa con cui il dottore formula una diagnosi individuando la specifica malattia che si intende curare con le terme. Tra le malattie elencate nella lista ricordiamo quelle respiratorie, cardiovascolari, scheletriche, ginecologiche, dell’apparato urinario e gastroenterico, dermatologiche ed intestinali. Alcune categorie protette (come invalidi di guerra e di servizio, ciechi, sordomuti, invalidi civili con percentuale superiore ai due terzi) hanno diritto nel corso dell’anno ad un ulteriore ciclo. Ovviamente per usufruire di queste agevolazioni il Centro termale deve essere convenzionato col Sistema sanitario nazionale.