Sangue dal naso? Due dritte

Molte persone, senza prendere pugni come nella foto, soffrono di perdite di sangue dal naso. E’ un problema spesso frequente ed ovviamente fastidioso, espressione di una fragilità dei capillari che tappezzano le cavità interne delle pareti nasali e che di solito coinvolge una sola narice. Il più delle volte è una manifestazione benigna (tipica di bimbi, adolescenti ed adulti over-60), attribuibile (per esempio in inverno, che è la stagione che più predispone al problema) ad ambienti eccessivamente riscaldati e secchi che rendono per l’appunto più fragili i capillari.

Che fare?

L’importante, spiegano i medici, è non piegare indietro la testa, come spesso si consigliava in passato: si rischia di ingoiare il sangue con conseguenti nausea e vomito. Meglio flettere la testa in avanti avvicinando il mento allo sterno, chiudere il naso con le dita (usando indice e pollice a pinza) e stare in questa posizione per almeno 5’. Poi si può soffiare delicatamente il naso per espellere il coagulo.

Se il problema ha cause ambientali, è opportuno umidificare la casa o l’ufficio od usare dei gel che idratano bene le mucose nasali.

Si sconsiglia l’applicazione di ghiaccio sul naso: meglio dell’acqua calda, che favorisce la coagulazione. Da evitare pure il cotone nel naso, che è poi difficile da rimuovere. Esistono in commercio speciali tamponi che risultano molto più adatti.

Non sarebbe poi male introdurre nella propria alimentazione, per prevenire questo fenomeno, alcuni vaso protettori, come per esempio il mirtillo, che rinforza la pareti capillari. La fuoriuscita di sangue può anche esprimere una carenza vitaminica, specie dei gruppo A e K.

Altro buon consiglio: se avete il raffreddore, non soffiatevi troppo forte il naso! I barriti lasciamoli agli elefanti!

Il sangue dal naso a volte può esprimere patologie o fastidi rilevanti, come una crisi ipertensiva, dei polipi, una reazione ad un farmaco od all’utilizzo di certi spray nasali. Rivolgersi ad un medico, pertanto, in questi casi è d’obbligo. Lo stesso dicasi se il sangue continua ad uscire malgrado i tentativi fatti per arrestarlo.