Se già prima la televisione era da prendersi a piccole dosi, oggi va ancora di più centellinata.
Da sempre strumento per direzionare i popoli, i loro gusti ed i loro pensieri, in questo periodo è usata per realizzare un definitivo lavaggio del cervello. Immagino di non dirvi nulla di nuovo, ma il consiglio, seppur trito e ritrito, ve lo voglio (me lo voglio) dare lo stesso: guardatela, guardiamola, poco!
Giusto qualche minuto per essere un pizzico informati, ma poi spegniamola!
Idem per le news che troviamo sui computer o i giornali: due notizie e basta! La ridda di informazioni, sempre tra di loro contrastanti, ci porta a capire sempre meno, a farci venire sempre più dubbi. Crediamo di sapere più cose, ma in realtà stiamo solo assistendo all’ormai noto mistificante teatrino…Solo una cosa è certa: la paura, da sempre mezzo per indurre l’uomo ad accettare situazioni da cui diversamente fuggirebbe, viene veicolata con efficacia.
Eppure il compito del giornalismo sarebbe quello di informare, non di terrorizzare. Ma gli studi confermano: il grottesco, il pauroso, il morboso e qualunque altra cosa ci scuota (nel bene e nel male) nel profondo sono i mezzi per garantire ai programmi una maggior visibilità. L’imperativo dei mass media (come dice il nome, “comunicazione di massa” appunto) è solo uno: vendere alle masse. Che cosa? Tutto. Informazioni, idee, messaggi politici, economie…Ognuno faccia quindi le sue valutazioni.
Non vuole essere dietrologia, la mia. Ma una semplice analisi dei fatti. Al riguardo vi consiglio di andare a vedere quali individui o gruppi imprenditoriali (in Italia come all’estero) stanno dietro ai giornali ed agli altri mass media…A prescindere dall’orientamento politico di ognuno, andate a vedere.
Cerchiamo dunque di ricorrere il meno possibile al mezzo televisivo, di gran lunga uno dei più potenti. Per quanto possiamo ritenerci scafati e capaci di valutare le cose serenamente, l’insieme di colori, suoni ed immagini può scalfire (se ripetuto con continuità) anche i più corazzati.