Stop capelli bianchi con cereali e soia

Le università di Manchester e Lubecca, la prima inglese e la seconda tedesca, hanno recentemente concluso degli studi legati all’incanutimento della chioma umana ed hanno appurato che il consumo abituale di soia e cereali quali orzo, farro, grano e riso riduce l’incidenza del fenomeno anche nelle persone anziane. Oltre che nei giovani e negli adulti, specie negli Over40.

I capelli infatti diventano bianchi perché le cellule del follicolo pilifero (la struttura deputata a formare il capello) producono naturalmente perossido di idrogeno, vale a dire un componente dell’acqua ossigenata. Che, come si sa, ha un effetto schiarente o sbiancante.

Il problema è che col passare degli anni la quantità di perossido prodotta dal follicolo aumenta drasticamente, determinando pertanto un netto cambiamento di colore del capello, che va via via schiarendosi divenendo prima grigio e poi, appunto, bianco.

Per fortuna i ricercatori di Manchester e Lubecca, che hanno testato varie sostanze in grado di arginare il fenomeno, si sono accorti che un aminoacido naturalmente presente nei cereali e nella soia, il cosiddetto L-Metionina, contrasta il processo. Nel senso che riduce la quantità di perossido prodotto rallentando od evitando il “temuto” scoloramento.

Pare così spiegato perché parecchi popoli orientali, che consumano più abitualmente di noi occidentali riso e soia, abbiamo in media i capelli più scuri anche in età avanzata.

In ogni caso per contrastare l’incanutimento l’L-Metionina può non bastare. E’ importante avere anche un’alimentazione corretta e ridurre al minimo i fattori (quali stress, surmenage psico-fisico, fumo, alcol ed altro) che inducono la produzione dei radicali liberi, forieri dell’invecchiamento dei tessuti.