Poveri asini…

Povero asino. Se qualcuno lo mangia, altri lo usano come animale da soma…Somaro appunto…

Peccato che di recente la richiesta di questi erbivori sia paurosamente aumentata a livello internazionale. Ad interessare non è la carne, bensì la pelle. Colpa del mercato cinese, come ci illustra il Wall Street Journal.

Gli asiatici considerano la pelle del ciuco un ingrediente fondamentale per la loro Medicina Tradizionale. Trattata opportunamente, diventa il cosiddetto ejiao, cioè una gelatina che (a sentire i cinesi) rallenta l’invecchiamento dell’essere umano ed ovviamente ha…proprietà afrodisiache!

Peni turgidi, dunque, con la pelle dell’asino…Vero o non vero? Poca importa. Il mercato impazza. Tanto che ormai il commercio dell’asinello cresce in modo esponenziale su scala planetaria. Ricordiamo che i cinesi sono quasi due miliardi…

Dopo campagne di acquisto e cattura degli asini (ce ne sono anche di selvatici) in Africa, adesso l’attenzione delle aziende del fiorente settore si è spostata sul Sud America. Dove sono a rischio oltre un milione di asini.

E gli animalisti brasiliani si fanno sentire. Se in Africa molti paesi hanno vietato la vendita dei ciuchi, ancora utili alla vita rurale, in Sud America gli scrupoli sono differenti. E pur di guadagnare si potrebbe procedere ad una mattanza senza precedenti. Per fortuna, come detto, parecchie Ong si stanno battendo per dare un futuro agli asinelli. Ma la battaglia è solo all’inizio…