Tra le attrazioni più rilevanti di Gran Canaria ci sono alcune rocce che sono considerate i simboli dell’isola: sono il Roque Nublo (foto), il Roque Bentayga ed El Fraile (foto).
Sono delle formazioni rocciose molto particolari che si ergono nella parte centrale dell’isola, quella più montagnosa (ricordiamo che il Pico de las Nieves arriva quasi a 2000 metri), e che caratterizzano lo scenario peraltro già mozzafiato dell’entroterra di Gran Canaria.
Ammirabili dalle numerose strade che collegano i paesi montani che si incontrano numerosi in queste valli (ricordiamo Tejeda, Cruz de Tejeda, Timagada e vari altri), le rocce possono essere raggiunte a piedi con una camminata di alcune decine di minuti: ci si arriva tramite dei sentieri ben collegati alle principali strade.
Roque Nublo, Roque Bentayga e Fraile si trovano tutti e tre molto vicini tra loro, tanto che da alcune angolazioni (soprattutto salendo al Pico de las Nieves) si catturano tutti assieme con un solo sguardo.
Il Roque Nublo, che tradotto in italiano significa “roccia nuvolosa”, è un vero e proprio monumento naturale: si innalza per circa 80 metri in una zona molto brulla dell’isola ed è formato da roccia vulcanica. La sua cima raggiunge quota 1813 metri sul mare, risultando la seconda più alta di Gran Canaria dopo il già citato Pico. Anticamente è stato utilizzato come luogo di culto dagli aborigeni locali, i guanci.
Praticamene aderente al Nublo si trova il piccolo Fraile, più basso e sottile che deve il nome alla sua vaga somiglianza con un monaco in orazione.
Il Roque Bentayga raggiunge invece i 1404 metri: sotto di lui si collocano due antichi insediamenti aborigeni noti come Cuevas del Rey e Roque Camello caratterizzati da grotte, sepolture e silos per immagazzinare cereali ed altre derrate alimentari. Come il Nublo, anche il Bentayga aveva pure finalità religiose.