Funghi, che passione!

Ed eccoci ai funghi. Con l’autunno ormai alle porte, gli appassionati scalpitano e non vedono l‘ora di andarli a cercare. Anche se in realtà già da qualche settimana se ne trovano.

Detto dello straordinario gusto che questo alimento regala ai cibi cui viene abbinato e ad alcuni particolari piatti, cerchiamo di guardarlo un po’ più da vicino e di non limitarci al “sentito dire”.

Innanzitutto anche (e soprattutto) per i funghi vale la regola del pochi, ma buoni: meglio un consumo modesto e di qualità (i funghi sono buoni anche essiccati, perché a differenza di altri alimenti conservano comunque le loro proprietà) che indulgere sulla quantità.

Prima di consumare i funghi ricordiamo che è bene essere sicuri della loro commestibilità. Pertanto, occhio: se avete dubbi (ma anche se non ne avete) in merito alla bontà di un fungo, lasciatelo dov’è o rivolgetevi ad un esperto che possa consigliarvi. Ogni anno in autunno sulle pagine di cronaca dei giornali si leggono di tante persone intossicate (o decedute) per aver consumato funghi velenosi.

Fatta questa doverosa precisazione, vediamo bene cosa i fungi ci offrono. Prima di tutto pochissime calorie: ne hanno solo 20 ogni 100 grammi e sono adatti alle diete. Sono formati per circa il 90% del loro peso da acqua, mentre hanno discrete quantità di proteine e carboidrati e pochissimi grassi.

Ma è sul piano dei sali minerali che i funghi possono essere considerati una grande risorsa: sono ricchi di potassio, fosforo, rame e selenio e fanno benissimo alle ossa. Hanno anche vitamine (specie del gruppo B) e sostanze antiossidanti. Tanto che agiscono positivamente sul sistema immunitario rafforzandolo (se ne consiglia l’assunzione ai cambi di stagione) e su quello cardiovascolare.

Infine sottolineiamo che anche i funghi commestibili (che vanno sempre cotti) posseggono un grado modesto di tossicità per l’organismo umano: è appunto per questo che se ne consiglia un consumo moderato. A parte le intolleranze od allergie inividuali manifestate da alcuni nei loro confronti, anche in chi allergico non è i funghi qualche piccola difficoltà digestiva la provocano, soprattutto a carico del fegato. Per questa ragione alcuni studiosi ne consigliano un consumo minimo (alcuni addirittura li vietano) ai minori di 14 anni, visto che i bambini hanno un apparato digerente ancora in evoluzione che fatica a smaltire certe tossine.