Le prugne secche, o disidratate, fanno benissimo alla salute. Specie a quella delle ossa, che nei consumatori abituali di questo prodotto restano più robuste e più a lungo.
Ce lo dicono gli studiosi dell’Università di Miami, in Florida, che hanno appurato come questo frutto aiuti a prevenire l’osteoporosi ed altre patologie a carico del sistema scheletrico che tendono a renderlo più fragile.
La ricerca americana, i cui risultati sono anche stati pubblicati sulla rivista British Journal of Nutrition, ha analizzato gli effetti di una alimentazione ricca di prugne secche su di un campione di donne ultrasessantenni: in poche parole le signore hanno consumato per un anno, ogni giorno, circa 100 grammi di prugne secche, vale a dire dieci frutti al dì. Ad un altro campione di donne, numericamente affine al primo, è stato invece chiesto di mangiare per lo stesso periodo e nelle stesse quantità delle mele secche.
Risultato? Al termine del periodo in esame, gli attenti test di valutazione compiuti sui parametri vitali ed ematici delle signore hanno evidenziato come le consumatrici di prugne avessero ossa più sane e forti delle mangiatrici di mele.
La spiegazione degli scienziati “stelle e strisce” è semplice: le prugne rallentano i naturali processi di invecchiamento che portano, nel tempo, a decalcificare le ossa. In tal modo la densità dello scheletro resta migliore. Inoltre, come risaputo, le prugne secche attivano anche benefici effetti per quanto attiene al transito intestinale…