Umore ed Alzheimer

La scoperta è importante: il Morbo di Alzheimer non nasce da degenerazioni delle aree del cervello associate alla memoria, bensì da un cattivo funzionamento di quelle che regolano l’umore.

A dircelo sono i ricercatori dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, coordinati dal Professor Marcello D’Amelio. Ricordiamo che nella sola Italia questa malattie affligge circa mezzo milione di persone, mentre nel mondo sono 47 i milioni di soggetti che ne soffrono.

Ebbene, gli scienziati italiani hanno appurato che l’Alzheimer si sviluppa non per il degrado delle cellule dell’ippocampo (dove si formano i ricordi), bensì nell’area tegmentale ventrale, vale a dire in quella porzione del mesencefalo dove originano le emozioni.

In soldoni, se manca il buon funzionamento dei neuroni dell’area tegmentale ventrale, l’ippocampo ne risente arrivando anche a sviluppare la malattia.

Questo getta nuova luce su una serie di problematiche umorali, come la depressione, che potrebbero anche venire considerati dei segnali precursori o di predisposizione per l’Alzheimer. Forse curando a monte questi problemi si potrebbe arrivare ad evitare la degenerazione finale del Morbo.